I romani chiamavano così Cap de Finisterre, un promontorio roccioso alto 600 mt a picco sul mare, pensavano fosse il punto più a ovest del mondo conosciuto ma sbagliavano (e si può capire…), il punto più a ovest dell’Europa continentale si trova a Cabo da Roca, in Portogallo.
E’ comunque un luogo importante perché qui termina il Cammino di Santiago, il lungo percorso di circa 900 km che dal paesino di St. Jean-de-Port, in Francia, porta ogni anno migliaia di pellegrini fino alla religiosissima Santiago de Compostela per poi concludersi al Capo sull’oceano.
Sono partito anch’io da St. Jean ma con la moto…
Lo so, lo so, va fatto a piedi o al massimo in bicicletta se no non vale ma io un mese di tempo non ce l’ho e poi dubito fortemente che potrei farcela a piedi. Da quello che sto vedendo costeggiando il Cammino ho l’impressione che sia molto, molto dura. A St. Jean c’è un ufficio apposta dove si viene registrati e viene consegnato un libretto da far timbrare regolarmente lungo la via così a Santiago si riceve l’attestato. Qui ho preso la conchiglia che accompagna i pellegrini ma non il libretto ovviamente.
Pensando alla moltitudine di fedeli che per secoli è passata di qui, ho passeggiato un bel po’ per viuzze e vicoli. E’ facile entrare nell’atmosfera del percorso perché tutto è dedicato al Cammino; negozi di abbigliamento, scarpe, accessori vari per dormire, per la pioggia ecc. Mi sono anche emozionato un po’ a percorrere il ciottolato della via nel centro del paese che conduce alla Porte Notre-Dame, da qui, attraversato il vecchio ponte si inizia a fare sul serio, lì davanti ci sono i Pirenei da superare!
Ora sono a Burgos, sono circa a metà strada, dove c’è una magnifica cattedrale del 1220, una delle più belle che io abbia mai visto. Ho attraversato la mitica Roncisvalle, teatro della battaglia di Orlando dove c’è una rara statua di San Giacomo (Santiago) in abiti da pellegrino con la conchiglia e il bordone. Poi Pamplona e Puente la Reina, un bel ponte romanico.
Prima di partire, non sapevo bene se sarei riuscito a entrare un po’ anch’io nello spirito dei viaggiatori a piedi. Devo dire che il Cammino costeggia spesso delle stradine asfaltate, questo mi permette di fermarmi a bere qualcosa dove si fermano loro e mi permette di seguirli anche solo con lo sguardo, per rispetto non passo mai nelle stradine sterrate che percorrono loro.
La cosa che mi stupisce è che qualcuno addirittura mi saluta, io rispondo volentieri ma dentro di me un po’ di vergogna la provo…
baci pellegrini