Circa un mese fa mio figlio Davide mi chiama e mi chiede se mi va di fare una piccola vacanza con lui, “dai pà, è un po’ che non ci facciamo un viaggetto…” mi dice. Ha ragione, per vari motivi non abbiamo più organizzato nulla insieme ma si può subito rimediare! Gli chiedo dove vorrebbe andare, suggerisco una bella settimana ai Caraibi, “se riesco a trovare un volo a buon prezzo potremmo spassarcela qualche giorno pancia al sole a Martinica, sai che mangiate di pesce la sera, oppure Capo Verde…” “No, niente mari caldi, vorrei vedere il nord d’inverno, vorrei andare a caccia dell’aurora boreale, quindi o Islanda o Norvegia!”
Vengo colto un po’ di sorpresa, non mi aspettavo questa scelta ma accetto volentieri, in fondo anche a me manca la fotografia di quello splendido cielo colorato e optiamo per la Norvegia, più semplice e sopratutto più economica da visitare. Il tempo di prenotare volo, auto e prima notte e siamo pronti per la nostra caccia. Decollati da Malpensa dove lasciamo 15 gradi di temperatura esterna, eccoci all’aeroporto di Tromso, nel profondo nord norvegese, 350 km sopra il circolo polare artico. Ritiriamo le chiavi dell’auto a noleggio e ci avviamo all’uscita. Fatti pochi passi nel piazzale Davide si volta verso di me ed esclama “porcoggiuda pà, ma non potevamo andare a Martinica? Cosa siamo venuti a fare qua…?” Il termometro dell’auto segna -13!
Siamo comunque felici di essere qui. Il grande nord d’inverno regala scenari fantastici, c’è una quantità di neve impressionante dappertutto e, per un appassionato della montagna come me, la cosa non può che rendermi felice ed alleviare un po’ la tristezza che mi porto dentro in questo periodo per motivi miei personali. Dopo una breve visita nel centro di Tromso ci dirigiamo verso sud per raggiungere le isole Lofoten facendo tappa una notte nei pressi di Tennevol, vicino al Polar Park, il parco zoologico più settentrionale al mondo (così dicono loro). Qui gli animali sono ospitati in grandi recinti con ampi spazi per muoversi, infatti non è affatto scontato riuscire a vedere orsi, volpi artiche o lupi. Bisogna sopratutto avere fortuna e noi incrociamo le dita! Vestiti di tutto punto con abbigliamento tecnico/termico affrontiamo i -26 che il tipo alla reception ci dice che c’erano la mattina presto! Riusciremo a vedere qualche alce, qualche bue muschiato, molte renne (ovviamente), dei cervi ma sopratutto due bellissime linci! Per un paio di minuti hanno passeggiato nelle mie vicinanze per poi riscomparire nel folto del bosco. In ultimo, la sera, un grande regalo illumina il cielo: una discreta aurora boreale danza ad intermittenza sopra le nostre teste per circa un quarto d’ora, dandomi così la possibilità di fare qualche fotografia. Non era molto “potente” per cui ho avuto difficoltà ad avere qualche risultato soddisfacente. C’è anche voluto un po’ prima che riuscissi capire come impostare la macchina fotografica ma per ora sono soddisfatto del mio risultato. Ovviamente speriamo nelle prossime notti per ritentare.
Ora siamo a Svolvaer, nel bel mezzo delle isole Lofoten in una bella casetta di legno proprio in riva al mare e per qualche giorno ci dedicheremo a cercare angoli e scorci suggestivi da fotografare, qualche chiesetta in legno da visitare e la sera riempirci di aringhe (molto buone con il sughetto rosso!) e tranci di salmone.
Un abbraccio
gm