L'Isla de H
Il canale di Beagle collega, nel profondo sud, l’oceano Atlantico con il Pacifico ed essendo parecchio al di sotto dei “40 ruggenti” è spesso imperversato da forti venti e tempeste. Molti scrittori sudamericani si sono prodigati nel raccontare storie e nel riportare leggende avvenute in queste acque per cui è per me un’emozione particolare poterci navigare e immaginare cosa succedeva qui qualche centinaio di anni fa.
L’agenzia di Ushuaia “Tres Marias” offre un tour sul canale davvero unico; in barca a vela ti accompagna per circa 4 ore prima ad un isolotto colmo di foche e cormorani e poi all’Isla de H, chiamata così perché la sua forma ricorda la lettera dell’alfabeto.
E’ un’isola sulla quale sono state ritrovate tracce d’insediamenti umani di migliaia di anni fa, presumibilmente della tribù degli Yamanà, un popolo che svolgeva la sua vita su questo canale. Completamente nudi, cosparsi di grasso di foca e aiutati anche da una temperatura corporea superiore ai 38 gradi, navigavano in queste acque su tronchi d’albero scavati. La particolare conformazione fisica fa si che su quest’isola si può trovare riparo anche durante i forti venti provenienti dal Pacifico.
Quando il tempo lo permette, sbarcano al massimo dieci persone al giorno, questo è il limite imposto all’unica agenzia per poter avere la concessione. Per questo gli uccelli, numerosi come spesso accade da queste parti, non hanno timore dell’uomo, per cui si passeggia per i sentieri incontrando numerose specie che si lasciano tranquillamente avvicinare e osservare. Particolare soddisfazione per essere riuscito a catturare con l’obiettivo anche un albatros dalle ciglia nere, affascinante uccello dell’emisfero australe che non avevo mai visto (in Cile sono pure riuscito a fotografare un condor andino!).
Inutile dire che per me è stata un’emozione fortissima. Da sempre amante della natura libera e selvaggia non potevo che rimanere incredulo e rapito da questo spettacolo, la mia macchina fotografica ha dovuto lavorare parecchio.
Partiti da Ushuaia con nuvole e 50 nodi di vento, in poco più di tre ore atterriamo nella frenetica Buenos Aires, dove ci attendono 26 gradi di temperatura e una bella giornata di sole. Al sud, nella Terra del Fuoco si vive in spazi enormi, in luminose distese a perdita d’occhio senza la minima presenza di case, pali della luce o strade. Ci mettiamo un po’ a riambientarci al traffico e alla folla, ma ormai sono gli ultimi giorni ed è ora dello shopping.
Ci regaliamo anche una bella serata in un caratteristico locale della capitale. A “Los 36 Billares” nella centralissima Avenida de Mayo, si può cenare ed assistere ad uno spettacolo di tango. Smaliziati ballerini volteggiano sul palco e intorno ai tavoli a ritmo di un languido tango argentino aggiungendo un malinconico sapore all’ultima bistecca de lomo…
Baci tangheri