16/11/2013 - Il tramonto di Atacama

Il tramonto di Atacama

 

Perdonate il silenzio ma purtroppo non avevo nulla da raccontare, o meglio avevo solo notizie deprimenti e scoraggianti.

Arrivati il sabato mattina ad Antofagasta siamo subito andati al porto per cercare di avviare le pratiche di sdoganamento, ma siamo stati subito rimandati a lunedì. Un po' demoralizzati abbiamo comunque cercato di organizzarci qualche giretto nei dintorni per ingannare l'attesa. La città non è un granchè e anche nei pressi non ci sono molte attrazioni turistiche tranne, forse, la mano di Antofagasta. Si trova a sud del paese lungo la Panamericana e cosa abbia voluto rappresentare lo scultore cileno Irarazzabal non è chiaro. C'è chi suppone che sia un saluto ai viandanti, oppure un invito ad una sosta o ancora, visto che è stata realizzata nel 1992 un monito di "attenzione" lanciato sul finire della dittatura.

Puntuali lunedì mattina andiamo alla dogana ma subito sorgono problemi burocratici e veniamo rimandati ancora a martedì... Non sto a farla lunga, le moto siamo riusciti ad averle mercoledì sera alle 19,30 e quindi il nostro viaggio è iniziato giovedì 14 con inevitabile ritardo sulla tabella di marcia.
Quando la mattina alle 6 e mezza le ruote hanno finalmente iniziato a girare sul suolo cileno in direzione nord è stato facile dimenticare tutte le traversie, le arrabbiature, lo scoraggiamento e l'esoso esborso di denaro dei giorni precedenti. Dinnanzi a noi si apriva un immenso, ampio e luminoso deserto, solcato solo da un nastro d'asfalto e da un binario a scartamento ridotto per il trasporto di minerali delle numerosissime miniere presenti in questa zona.
Giunti a San Pedro di Atacama, punto di partenza per le numerose escursioni possibili nei dintorni, abbiamo scaricato i bagagli e siamo subito partiti per visitare il salar de Atacama, posto fantastico e per me carico di magia per via dei racconti di questi luoghi di Sepulveda, con i suoi libri che ho divorato avidamente tempo fa sognando poi un giorno di poterli vedere di persona.

Ero a conoscenza del deserto di Atacama, della sua aridità che lo pone in cima alla classifica mondiale, del suo salar, delle sue miniere e anche delle famose rose che fioriscono (se piove almeno un'ora) una volta all'anno ma non immaginavo di trovarmi di fronte ad uno spettacolo della natura che si ripete ogni sera serena... il tramonto!
E' veramente qualcosa di indescrivibile. Di tramonti nella mia vita ho avuto la fortuna di poterne ammirare parecchi, soprattutto quelli africani ma questo lo colloco tranquillamente al primo posto. Vi allego un paio di foto fatte dalla valle della Luna e vi garantisco che (Debora mi è testimone) non sono minimamente ritoccate. Le foto che vedete sono il risultato di un semplice "clic"!
 
baci serali...
 
 
gm